Assetti inadeguati e responsabilità degli amministratori - Un altro caso concreto.
Una recentissima pronuncia del Tribunale di Catanzaro, Sezione specializzata in materia di impresa, del 6 febbraio 2024, pubblicata sul caso.it (v. decreto allegato), torna a sottolineare l'importanza cruciale degli "assetti adeguati" per una gestione aziendale conforme alla legge e ai principi di buona amministrazione. Anche - anzi, soprattutto - in una impresa in situazione di equilibrio economico finanziario.
Nel provvedimento leggiamo testualmente: «L’assenza di un adeguato assetto organizzativo, contabile e amministrativo rappresenta una grave irregolarità, anche - anzi, soprattutto - in una impresa in situazione di equilibrio economico finanziario: “Gli adeguati assetti, infatti, sono funzionali proprio ad evitare che la impresa scivoli inconsapevolmente versa una situazione di crisi o di perdita della continuità, consentendo all’organo amministrativo di percepire tempestivamente i segnali che preannunciano la crisi, consentendogli in tal modo di assumere le iniziative opportune” (Trib. Cagliari, SSI, decr. 2 marzo 2022)».
Nel caso di specie, il tribunale - tra le altre cose - ha rilevato che la società:
- non possedeva un efficace sistema di gestione dei crediti commerciali e che
- non aveva adottato una adeguata analisi di bilancio, necessaria per verificare la situazione economica, finanziaria e patrimoniale della società.
È da tenere bene presente che i giudici calabresi sottolineano che «la violazione della obbligazione di predisporre adeguati assetti è più grave quando la società non si trova in crisi … anche perché, del resto, proprio in tale fase essa ha le risorse anche economiche per predisporre con efficacia le misure organizzative, contabili, amministrative.
Ciò vuol dire che gli amministratori - se non dotano l'impresa di un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla sua natura e alle sue dimensioni - possono essere chiamati a rispondere dei danni cagionati alla società, ai soci e ai creditori a causa della mancanza degli assetti adeguati.
I giudici elencano anche quelli che dovrebbero essere degli "assetti minimi" di cui dovrebbe essere dotata ogni impresa.
- l’esistenza di un organigramma aggiornato;
- l’esistenza di un mansionario;
- l’esistenza di un sistema di gestione e monitoraggio dei principali rischi aziendali;
- l’adozione di un budget e di strumenti di natura previsionale;
- la presenza di strumenti di reporting e la redazione di un piano industriale;
- la predisposizione di una contabilità generale che consenta di rispettare i termini per la formazione del progetto di bilancio e di compiere una adeguata analisi di bilancio;
- la previsione di una procedura formalizzata di gestione e monitoraggio dei crediti da incassare.
Queste misure non sono solo correttive ma rappresentano una roadmap verso una gestione aziendale più trasparente e responsabile.
Il decreto del tribunale ci offre lo spunto per ricordare a tutti gli imprenditori che l'aderenza a un modello di gestione sana non è soltanto un obbligo legale - che, se non adempiuto, espone a responsabilità gli amministratori - ma è un elemento fondamentale per la credibilità e il successo a lungo termine di un'impresa.
In un mondo imprenditoriale sempre più complesso e sfidante, la conformità alle norme di governance aziendale non è mai stata così cruciale.
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